Conosciamole meglio: Giorgia Colombo

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Conosciamole meglio: Giorgia Colombo

Sito ufficiale Pallavolo Florens Vigevano
Pubblicato da Caterina Valdieri in Serie B1 · Lunedì 14 Gen 2019
Tags: Colombo
NOME: Giorgia  
COGNOME: Colombo
Data e luogo di nascita: Novara, 16/01/1999
Segno Zodiacale: Capricorno
N° di maglia: 14
Ruolo: Libero
Stagione precedente: B2, Pavic volley Romagnano
 
1) Come vedi questa nuova esperienza e quali sono le tue aspettative?
Questa è senza dubbio una grandissima opportunità che mi è stata data. Non ho aspettative irraggiungibili e altezzose nei confronti di me stessa, se non l’obiettivo di dare il massimo del mio contributo al bel gruppo di cui sono fiera di far parte. La mia massima ambizione è quella di coprire il più possibile la mancanza di Veronica, affinchè, durante la sua assenza (che speriamo tutti sia breve), si possa cercare di preservare quello per cui si stava già duramente lavorando prima del mio arrivo.
 
2) Cosa hai pensato quando si è presentata la possibilità di venire a giocare a Vigevano?
Appena ho saputo la notizia ero un po’ preoccupata al pensiero delle responsabilità che avrei avuto, dovendo momentaneamente sostituire un libero molto forte. Questo era dovuto anche al fatto che fossi ferma da un po’ e, quindi, l’idea di essere catapultata in una categoria superiore a quella che ero abituata a giocare, in una squadra combattente e ambiziosa, mi ha spiazzata.
Sono super contenta di aver accettato, nonostante i primi piccoli attimi di dubbio: fin da subito mi sono sentita accolta e ben inserita, e questo mi ha aiutata molto a iniziare senza timore.

3) Quali sono, secondo te, i tuoi punti di forza e gli aspetti su cui credi di poter migliorare?
Mi sento sicura in ricezione, mi basta concentrarmi sulla tecnica quando sono in difficoltà e subito acquisto sicurezza. Dovrei, invece, migliorare la mia reattività, che spesso mi porta ad arrivare in ritardo su palloni che potrei benissimo raggiungere se non avessi piccoli momenti di esitazione. Sono però sicura di poter vincere questo difetto con l’aiuto del mio allenatore, delle mie compagne e di un po’ di buona volontà.

4) Cosa pensi di portar portare di tuo all’interno del gruppo?
Spero di poter trasmettere la mia allegria e la mia tranquillità al gruppo, anche se ho già avuto modo di riscontrare che di allegria non ne manca. Mi fa molto piacere sapere di essere capitata in un ambiente positivo, con ragazze particolarmente unite, perché in queste condizioni si lavora sempre meglio e si porta a casa qualcosa in più della semplice pallavolo.

5) Da piccola quali erano gli sport che praticavi? E’ stato un amore a prima vista con la pallavolo o ci sei arrivata per gradi?
Da piccolissima ho iniziato con la ginnastica artistica, ma non sono proprio aggraziata e, soprattutto, snodata!
In molti pensano che mia sorella ed io giochiamo a pallavolo perché figlie di un bravo allenatore, completamente immerso in questo mondo. In realtà lo ringrazio perché non ha mai insistito per la nostra dedizione alla pallavolo, ma ci ha sempre lasciate libere di scegliere lo sport che più ci potesse interessare… purchè si facesse un po’ di attività.
Caso vuole, però, che entrambe alla fine siamo diventate giocatrici di pallavolo, io trascinata dalle mie compagne di classe alle elementari, che avevano iniziato prima di me.

6) Che cosa è per te la pallavolo e perché lo ritieni il tuo sport?
Ciò che mi dà la pallavolo è la soddisfazione, la corsa verso un obiettivo raggiungibile solo col duro lavoro. E il bello è che in tutto ciò non si è mai da soli. Mi ha permesso anche di sviluppare la fiducia e il senso di collaborazione. Io non devo allenarmi per me stessa, devo chiedermi cosa possa fare per la squadra, ma allo stesso tempo, so che qualcun altro sta facendo lo stesso per me.
Una frase che mi piace ricordare è: “Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo.”
Ci sono molti altri sport di squadra e li ammiro tutti, ma la pallavolo è anche reattività, è il ragionamento in un millesimo di secondo che lavora con l’istinto, è un insieme di minuziosi particolari che, se ben accostati, fanno sembrare tutto semplice e ordinato dall’esterno. E’ arte.

7) Se non fossi diventata una “libero”, in quale altro ruolo ti sarebbe piaciuto giocare?
Ho sempre fatto il libero e sono affezionata a questo ruolo. Ammetto però che spesso mi capita di volermi scaricare con un bell’attacco o un bel muro, per vedere cosa si prova nel chiudere un punto. Mi piacerebbe provare a cambiare totalmente le mie competenze, mettendo da parte il bagher e diventando per esempio un opposto. Ovviamente la mia altezza e la mia elevazione non aiutano… rimarrò volentieri il liberino che sono!

8) Sei superstiziosa o hai dei riti scaramantici che ripeti prima di ogni gara o degli oggetti porta fortuna?
Cerco di non farmi condizionare dalla superstizione, anche se cerco spesso dei segni di buon auspicio prima di fare qualcosa. L’evento a cui presto sempre molta attenzione è il volo delle gazze ladre, perché in un vecchio libro una volta ho letto che la vista di una gazza che vola indica gioia imminente, mentre se ne volano due insieme negatività. So che non vuol dire nulla, ma inconsciamente sono sempre un po’ più serena se adocchio un uccello bianco e nero che svolazza.

9) Segui e ti piacciono altri sport oltre alla pallavolo?
Non seguo sport precisi, ma mi piace occasionalmente guardare partite di football americano, basket, tennis e gare di sport come il pattinaggio artistico, la ginnastica ritmica e il nuoto sincronizzato.
Tengo la tv sempre accesa durante il periodo delle olimpiadi, guardando qualsiasi tipo di competizione.

10) Quale è la tua canzone preferita o quale potrebbe essere la colonna sonora di questo nuovo anno?
Mi piacciono moltissime canzoni e tutte di generi totalmente differenti tra loro. Non ce n’è una che preferisca particolarmente, ma credo che la colonna sonora di questo nuovo anno possa essere “We own it”, di Wiz Khalifa, colonna sonora di Fast&Furious. E’ l’elevamento a potenza del mio pensiero di squadra: quelle persone si considerano una famiglia e il loro motto è “correre o morire”.

11) Che cosa ti piace fare nel tempo libero, quando sei lontana da partite ed allenamenti?
Una mia grande passione è il cinema. Questo perché esprime emozioni, racconta storie e permette di conoscere le persone, anche senza avere un contatto diretto. Nel tempo libero mi piace ricercare queste cose, sia attraverso lo schermo, che leggendo o ascoltando.
Mi piacciono molto le passeggiate al sole, sia da sola che in compagnia, e il cibo.

12) Dove hai trascorso l’ultima vacanza?
Quest’estate ho visitato varie parti del Giappone, vivendo in prima persona una cultura diversa dalla nostra. E’ stata un’esperienza emozionante che mi ha trasportata dalla frenesia di Tokyo, attraverso la tradizione di Kyoto, fino alla semplicità dell’isola di Okinawa.


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